martedì 21 luglio 2009

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L'impegno di questi sette anni a disposizione del rinnovamento dell'ordine che vogliamo sempre più aperto e partecipato.

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UN PERCORSO DA CONDIVIDERE: 5 PUNTI PER CONTINUARE A CRESCERE


ELEZIONI PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DI PRATO

Proposta per l’attività del consiglio per il quadriennio 2009 – 2013



Rinnovare il consiglio dell’ordine oggi deve necessariamente partire dalla conoscenza delle difficili dinamiche economiche e sociali che stanno attraversando il nostro mondo ed il nostro territorio.
Per continuare nella crescita di architetti e di istituzione nella nostra città dobbiamo individuare una nuova e dinamica progettualità nei rapporti tra di noi, con i cittadini e con gli enti locali, in particolare con la nuova amministrazione. L’importante esperienza maturata in questi anni coniugata con le nuove energie di coloro che intendono contribuire con le loro idee e con il loro impegno, potrà costituire la base per il futuri obiettivi dell’ordine.
Abbiamo individuato cinque punti concreti nei quali investire le nostre esperienze e capacità:

Identità: valorizzare l’identità professionale significa trasmettere alla società l’importanza del progetto d’architettura. Questo è l’impegno che la nostra categoria professionale deve assumere. Questo significa trasmettere insieme ai fondamentali valori etici che da sempre ci caratterizzano, il senso profondo di un fare che non è pura estetica ma ricerca di armonica coesistenza tra necessità pratiche e bisogno di bellezza. Trasmettere l’architettura, significa per noi ritrovare l’identità e l'autorevolezza che il nostro sapere ha sempre avuto e metterle a disposizione della società civile e delle sue istituzioni, stimolandole all’ascolto attraverso proposte che amplino il dibattito, le ipotesi e le opportunità di scelta. La figura dell’architetto dovrà rappresentare l’elemento principe della qualità delle trasformazioni del territorio e del costruito, in quest’ottica dobbiamo permettere ai giovani di esprime le enormi potenzialità delle loro idee e delle conoscenze innovative di cui sono portatori.

Formazione: la violenza della crisi economica insieme alle inevitabili trasformazioni dell’offerta e l’evoluzione delle tecnologie, impongono di concentrare i nostri sforzi sia nel sostegno alla professione per cercare di fronteggiare la crisi - soprattutto creando nuove opportunità e sbocchi professionali attraverso l’aggiornamento e la riqualificazione professionale – sia stimolando e agevolando gli studi perché superino la dimensione artigianale e locale e si organizzino per aprirsi a mercati globali. La costituzione di un’agenzia che curi la nostra formazione ed aggiornamento, per consentirci di stare a pieno titolo nel mercato del lavoro e che consenta ai giovani un più facile accesso al mondo della professione per superare le difficoltà iniziali, è l’obiettivo che dobbiamo perseguire.

Trasparenza: per avere un ordine aperto occorre stimolare la partecipazione di tutti gli architetti. Rilanciare il ruolo delle commissioni dove i giovani possono trovare in esse un primo modo per conoscere e partecipare alle attività dell’ordine e far valere il loro patrimonio di idee come elemento propedeutico per un più responsabile e maturo impegno per la categoria.
Aprire così come avviene per le altre istituzioni, le riunioni del nuovo consiglio all’ascolto dei colleghi. Agevolare la partecipazione attraverso i più efficaci strumenti di comunicazione che le tecnologie ci offrono (l'apertura di blog per le attività delle commissioni e del consiglio darà la possibilità a tutti di seguire l’evoluzione del dibattito). Aprire il consiglio agli iscritti accogliendo le istanze e le proposte operative.

Partecipazione: l’esperienza fatta in questi anni ci ha convinti che le possibilità di dialogo esistono. Non tutti gli amministratori hanno compreso la grande potenzialità che un ordine come il nostro ha nell’affrontare le questioni chiave della città. Chi in passato ha compreso ha saputo ben sfruttare il nostro lavoro, avviando iniziative e operando scelte importanti. L’opportunità di una nuova compagine amministrativa dovrà essere quindi colta con slancio e senza pregiudizi. Un momento politico-economico così difficile, richiede senso di responsabilità, grande onestà intellettuale e grande considerazione della necessità di fare squadra per superare l’attuale crisi. Una rinnovata tensione etica unita ad un generoso senso civico sono gli ingredienti per operare positivamente aldilà delle sigle e degli schieramenti. L’ordine è di tutti gli architetti e al servizio della città e dei cittadini tutti.

Sostenibilità: la durezza della crisi e l’urgenza di affrontare i temi ambientali costituiscono sicuramente un’opportunità di rilancio per la nostra economia. Sulla sostenibilità, sul corretto uso delle risorse (anche quelle territoriali), sulla ricerca di nuove e più aggiornate e sostenibili tecnologie, sulla qualità ambientale, urbana e architettonica bisognerà fortemente impegnarsi. La sostenibilità sarà il “DNA” che dovrà guidare le nostre azioni istituzionali a tutti i livelli. La sostenibilità del costruire e l’ecologia sono elementi fondanti di una più ampia ricchezza di atteggiamenti e di competenze, dove l’adeguatezza degli strumenti e delle tecniche si sposa con il contenuto etico della bellezza e della qualità architettonica.
 

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